Articolo giornalistico del 1856

Quest’oggi fu giorno festoso e giocondo ai Bresciani. Nell’antemeriggio di questo giorno, la più scelta Cittadinanza  muovea da ogni parte e da ogni via alla nostra Nuova Cattedrale condottavi dal desiderio di ammirare e godere delle melodie soavi che la mano si vivace dell’Illustre Professore Petrali sapea con tanta maestria formare sull’organo magnifico, or ora costrutto dal nostro artista valente, Giovanni Tonoli noto già per la di altri istromenti siffatti da lui costrutti ed in Lombardia, e nel Veneto. Quel chiaro Maestro veniva invitato dalla Fabbriceria della Prima Chiesa diocesana ad esperimentarre il sudetto grandioso istrumento del quale N. 3500 voci formano un complesso di N. 60 registri; in quella guisa che il suo arrivo era preceduto da quella reputazione che rese il suo nome meritatamente classico(?), così una numerosa e colta popolazione, accorreva al Tempio ansiosa di sentire gli incantevoli e svariati suoni che la briosa mano, e la fervida fantasia del chiaro Professore sa alternare con grazia e vivacità. L’esito superò l’aspettazione. Nel meccanismo  e di invenzione del Tonoli nella sonorità (?) dei suoni e nella eccellenza delle voci d’imitazione. Le voci dell’istrumento sono… e quelle d’imitazione eccellenti e le molte ore nelle quali quel Professore intrattenne i concorsi in armoniosi concerti fuggirono(?) a più pel raro(?) trattenimento.??? L’opera non lascia di che desiderare ed in ogni parte è ammirata,nessuno e nemmeno quelli di difficile contentatura trovarono che aspettarsi di più perfetto. Se questo fosse il il primo lavoro del nostro concittadino ben basterebbe per acquistargli una fama distinta, tanto più che non vi fu adescato dalle attrattive del lucro giacchè l’opera sua eccedette non lievemente la convenuta misura del lavoro a lui collocata avventurando così a non tenui perdite il proprio interesse, se il Corpo committente si fosse tenuto nella cerchia del diritto, e non avesse avuto riguardo al..(?) valore del Tonoli. I pregi del magnifico lavoro del Tonoli, che al di sopra di molti altri di simil genere lo elevano, e che gli procacciano una lode non peritura, sono egregiamente pennellati dal collaudatore e Maestro Esimio, nella sua lettera diretta alla Fabbriceria che qui fedelmente si riporta. (viene riportata la lettera di Petrali qui sotto)
Confidiamo che il nostro valente artista Tonoli progredisca coraggioso e confortato dagli artisti più illuminati in quest’ardua carriera, fattosi emulo sagace degli Antegnati, dei quali Brescia ha l’onore d’essere madre, vorrà meritarsi la gloria di vedere a questi, associato il suo nome.
Il segretario L.


Alla Veneranda Fabbriceria dell’Insigne Cattedrale di Brescia - Brescia il 10 Giugno 1856


Chiamato dalla gentilezza di codesta Veneranda Fabbriceria a fare l’esperimento sopra il nuovo Organo di questa Insigne Cattedrale fabbricato dal Sig. Giovanni Tonoli di questa Città, io crederei di offendere l’abilità dell’artista se non avessi a pronunciare il mio giudizio anche in iscritto circa l’opera stessa. Esaminato scrupolosamente questo nuovo istrumento trovai in esso delle qualità non comuni, il meccanismo in primo luogo è oltre ogni dire ben fatto, pronto, semplice nella sua costruzione, dimodochè riesce di nessuna fatica al suonatore questo grandioso istrumento. L’Aria è abbondante e soddisfa alle maggiori esigenze senza lasciare che desiderare in rapporto alla costante somministrazione equabile a tutti i conduttori dimodochè non esiste nemmeno una traccia benché minima di asmatico; difetto tanto facile ad esistere in questo istrumento. Questo felice risultato se lo deve al nuovo meccanismo del fabbricatore Sig. Tonoli coll’applicare i mantici a doppio alimentatore, invenzione particolare del sudetto Fabbricatore. Il ripieno semplice è pronto, ben intonato, forte e dolce e non viene eclissato qualora si aggiungano a questo i molteplici Registri di concerto. I contrabbassi corrispondono con una forza considerevole senza offuscare le voci soprane degli altri Registri. I Registri di concerto poi corrispondono alle dovute imitazioni ed in special modo la Flutta il Corno Inglese il Fagotto le Trombe a squillo ed il Clarinetto nei bassi. L’accordatura è buona e soddisfa fino ai minimi termini, le voci sortono colla massima prontezza sia usato tutto l’organo, sia usato il solo delicato Registro di concerto. L’Istrumento in una parola è oltre ogni dire degno di lode e corrisponde pienamente a qualunque esigenza del più scrupoloso suonatore. Ecco quanto io ho l’onore di attestare a questa Veneranda Fabbriceria a guisa di quanto fece il Fabbricatore Tonoli in quell’opera ed a incoraggiamento al Tonoli di progredire in questa difficile arte che sarà ne ho piena fiducia di vantaggio alla società e onore alla patria. Agradisca i sensi della più profonda stima nel mentre mi dico L’Umilissimo servo
                                                                                                                                                                    Vincenzo Petrali


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