Chiari (Bs)

Autore: 
Balbiani-Bossi (1938)
Anno di intervento: 
2014 / 15
Tipo di intervento: 
Restauro conservativo
 
L’Organo della chiesa Parrocchiale di Chiari è opera della Ditta Balbiani-Bossi e realizzato in occasione del Congresso Eucaristico Interparrocchiale tenutosi a Chiari (Bs) dal 4 all'11 settembre 1938. Anche non avendo alle spalle secoli di storia, riveste senza alcun dubbio grandissimo interesse per la tipologia di strumento che rappresenta. Trattasi infatti di un rarissimo e forse unico esempio sul territorio bresciano di strumento sinfonico a trasmissione elettrica ancora scevro da quella concezione industriale e decadente che avrebbe purtroppo interessato la produzione organaria nei decenni successivi, caratterizzata da modalità esecutive spesso votate al risparmio e genericamente contraddistinte dall’utilizzo di materiali a volte assai scadenti.
Nel caso specifico, un complesso fonico di ampio respiro è fondato su principi costruttivi solidi che evidenziano una precisa volontà di realizzare un opera senza compromessi e destinata a durare nel tempo. Il suo ripristino, oltre a dare grande dignità al culto liturgico, garantisce la possibilità di poter eseguire un vasto repertorio che spesso non può essere correttamente proposto per la mancanza di Organi dalle caratteristiche idonee.
 
Organo a trasmissione elettro–pneumatica composto da 47 registri a bottone in galalite multicolore (consolle originale Balbiani) collocati sopra e a lato delle tastiere con la seguente nomenclatura da sinistra verso destra:
 
Grand’Organo (prima tastiera)
- Ott. Grave 1°
- Ott. Acuta 1°
- Ott. Grave 2°
- Ott. Acuta 2°
- Unione 2° man.
- Ripieno
- Nasardo 2 2/3’
- Ottava 4’
- Principale 16’
- Diapason 8’
- Principale 8’
- Principale II 8’
- Unda Maris 8’
- Gamba 8’
- Vibratore
- Dulciana 8’
- Bordone 8’
- Tromba 16’
- Tromba 8’
 
Espressivo ( seconda tastiera)
- Oboe 8’
- Clarino 8’
- Corale 8’
- Vibratore
- Flauto 8’
- Viola Orchestra 8’
- Concerto Viole 8’
- Eufonio 8’
- Flauto Arm. 4’
- Principalino 4’
- Ripieno
- Ott. Acuta 2°
- Ott. Grave 2°
- Unione 1° man.
- Unione 2° man.
- Ott. Acuta 1°
- Ott. Acuta 2°
- Automatico
 
Pedale
- Bombarda 16’
- Bassa Ac. 32’
- Subbasso 16’
- Contrabasso 16’
- Violone 16’
- Bordone 8’
- Basso 8’
- Cello 8’
- Corno 4’
- Vibratore
 
Sul lato sinistro della consolle, oltre ai comandi per l’avvio separato degli elettroventilatori sono posizionati i seguenti pulsanti per gli annullatori di:
 
- Principale 16’
- Concerto Viole 8’
- Bombarda 16’
- Oboe 8’
- Clarino8’
- Tromba 16’
- Tromba 8’
 
Sopra la pedaliera sono collocate due staffe per “Graduatore” ed “Espressione” più 10 pedaletti a pistone così nominati:
 
- Pedale +1° Man.
- Pedale +2° Man.
- Manuali Uniti
- Copula Generale
- Combinazione Libera
- Fondi
- Archi
- Ancie
- Ripieni
- Tutti
 

Due tastiere di 61 tasti con estensione Do1-Do6 lastronati in bachelite con frontalini inclinati. I cromatici sono in ebano. Pedaliera concavo radiale in legno di noce di 32 pedali con estensione Do1-Sol 3. I tasti cromatici sono tinti in nero. L’intera consolle, come pure la panca, sono in legno di noce lucidato.

L’Organo è collocato su due monumentali cantorie decorate in verde, grigio e oro, separate e contrapposte. Dalle linee sobrie ed essenziali sono delimitate ai lati da due paraste egualmente ornate.
Sopra gli archi centrali le scritte:” PSALLITE REGE” sul lato del Grand’Organo ed “EXULTATE DEO” su quello dell’Espressivo. In Cornu Evangeli trovano posto il Grand’Organo e la Basseria, in Cornu Epistolae l’Espressivo con i registri di Subbasso16' e Corno 4'. Due facciate speculari in zinco verniciato composte ciascuna da 23 canne tutte suonanti formanti unica campata.
Le bocche, munite di freno armonico cilindrico e baffi, sono a scudo e formano un arco la cui parte più bassa è al centro, in corrispondenza della canna maggiore.
Il canneggio, di ottima fattura e proviene in larghissima misura dagli strumenti precedentemente presenti a Chiari (Biroldi quindi Lingiardi) è realizzato senza compromessi utilizzando materiali di qualità e spessori consistenti.
Le canne di dimensioni maggiori sono in zinco (Balbiani), come prassi in uso nel periodo, mentre per le altre sono state impiegate leghe di piombo e stagno in diverse percentuali. Molte appartenenti al Grand’Organo e praticamente tutte quelle dell’Espressivo sono in ottimo tigrato. Sono omogenee, in ottimo stato di conservazione e non alterate per quanto concerne intonazione e accordatura. Quest’ultima è a riccio fino a circa ½ piede, in tondo per quelle più piccole.
Già in fase di sopralluogo si è potuto riscontrare su molti registri una doppia numerazione, peraltro perfettamente concordante, a punzone e a china. Per ottenere la perfetta funzionalità dalla “Super Ottava” (registro che unisce alla nota reale la sua ottava superiore), pressochè tutti i registri hanno un estensione reale di dodici canne in più rispetto a quella della tastiera e la numerazione arriva quindi fino a 73.
Le canne di legno sono pure accuratamente realizzate, in abete con labbro inferiore in noce, quasi tutte munite di baffi e freno armonico cilindrico. I piedi sono dotati di regolazione del flusso del vento. Tranne per quelle ad ancia appartenenti alla Bombarda 16’ che sono grigie, tutte le altre sono colorate con rosso ossido. I crivelli sono in legno con cartellini di forma quadrata a sfondo nero e bordati con profili di color avorio. Nel campo superiore sono annotate le note corrispondenti, in quello inferiore i numeri relativi.
I somieri maggiori sono a canale per registro e a magnete diretto con apertura dell’aria ad ogni canna affidata a valvole coniche mosse da borsini o membrane in pelle. I somieri accessori sono a comando pneumatico o elettro pneumatico per quelli di basseria.
I crivelli, suddivisi per gruppi di registri, sono in legno e le canne risultano ben spaziate tra loro.
Il corpo principale della manticeria del G.O. è collocato nel vano retrostante mentre un ulteriore mantice a lanterna e a pieghe contrapposte (sistema Cummins), tinteggiato di grigio e corredato dei pesi originali (mattoni pieni e blocchi di pietra serena) legati con cinghie è posto sotto i somieri di basseria. Sempre nella cella del G.O. sono pure presenti due mantici a vasca di generose proporzioni. Sul lato opposto, sotto ai due somieri dell’Espressivo troviamo altrettanti mantici a cassa o a “vasca” sormontati da due grossi blocchi in pietra serena (questo secondo corpo d'Organo è realizzato in verticale (partendo dal basso: mantice, somiere, mantice , somiere).

Dietro alla facciata in Cornu Evangeli era collocata una pesante rete metallica atta a proteggere il G.O. dai danni di piccioni e pipistrelli, un tempo presenti abitualmente all'interno della chiesa, prima che tutte le finestre fossero dotate sul lato esterno di adeguate protezioni.

 

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